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Il Papa: "Genocidio armeno in Turchia" Ankara ai ferri corti pure co

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  • Il Papa: "Genocidio armeno in Turchia" Ankara ai ferri corti pure co

    LiberoQuotidiano.it, Italia
    8 GIUGNO 2013


    Il Papa: "Genocidio armeno in Turchia" Ankara ai ferri corti pure col Vaticano

    Francesco I lo ha definito "il primo del ventesimo secolo" ricevendo
    una delegazione di Yerevan. Proteste dal ministro degli Esteri di
    Erdogan

    Le autorità turche avrebbero espresso il loro "disappunto" per le
    parole di Papa Francesco, che in un incontro con una delegazione
    guidata dal patriarca di Cilicia degli armeni, Nerses Bedros XIX
    Tarmouni, il 3 giugno scorso ha parlato della strage di armeni in
    Turchia all'inizio del Novecento come del "primo genocidio del
    ventesimo secolo". Fonti diplomatiche turche citate dal sito del
    quotidiano Hurriyet hanno affermato che "il ministero turco degli
    Esteri ha comunicato il suo punto di vista e ha espresso il suo
    disappunto sia all'ambasciata (della Santa Sede, ndr) ad Ankara, che
    al Vaticano a Roma".

    "Papa Francesco ha espresso grande partecipazione alle vicende del
    nostro popolo e ha ribadito la sua vicinanza e la sua attenzione", ha
    confermato l'ambasciatore armeno presso la Santa Sede Mikayel
    Minasyan. L'ambasciatore per la prima volta sarà residente a Roma, in
    via della Conciliazione, un fatto che rafforza i rapporti diplomatici
    tra il Vaticano e l'Armenia, rapporti comunque di lunga data e ottimi.
    "La nostra è la via dei valori democratici e su quelli che fondano il
    nostro popolo, i valori cristiani, dunque è naturale che tra noi e la
    Santa Sede i rapporti siano profondi, direi naturali. D'altronde,
    quella armena è la prima nazione ad essere stata convertita al
    cristianesimo", spiega l'ambasciatore.

    E del resto in Armenia si guarda con apprensione e partecipazione a
    quanto sta avvenendo in Turchia e in Siria, precipitata nel caos e
    nella guerra civile. A farne le spese, come spesso accade, sono in
    primis le comunità cristiane e sono ormai a migliaia i profughi che
    fuggono da stragi e violenze. Molti sono armeni sono stati costretti a
    tornare in patria. "E' un nuovo capitolo della storia terribile che
    ha segnato la vita di tanti armeni: quelli che oggi sono costretti a
    scappare dalla Siria in fiamme sono i discendenti, i pronipoti di
    coloro che riuscirono a scampare alle stragi in Turchia nel 1915. Una
    tragedia che si ripete", ricorda il giovane diplomatico. In attesa del
    fatidico 2015, in cui appunto ricorrerà la commemorazione del
    centenario del genocidio degli armeni, perpetrato nell'aprile del 1915
    dal governo dei giovani turchi", per il quale sono previste iniziative
    e progetti culturali come una grande mostra, proprio a Roma, dedicata
    a San Gregorio l'Illuminatore, il protettore del popolo armeno. Nel
    1915 scomparvero almeno un milione e mezzo di persone, in gran parte
    furono deportati e morirono di stenti nei deserti dell'Anatolia, ma
    probabilmente furono molti di più. Genocidio che la Turchia non ha mai
    voluto riconoscere come un piano deliberato e progettato,
    ridimensionando le cifre dell'orrore.

    Caterina Maniaci

    http://www.liberoquotidiano.it/news/1258574/Il-Papa-Genocidio-armeno-in-Turchia--Ankara-ai-ferri-corti-pure-col-Vaticano.html

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