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L'artista armeno Mikayel Ohanjanyan vince la seconda edizione del Pr

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  • L'artista armeno Mikayel Ohanjanyan vince la seconda edizione del Pr

    Artribune, Italia
    27 luglio 2014

    L'artista armeno Mikayel Ohanjanyan vince la seconda edizione
    delPremio Henraux, dedicato al marmo della Versilia e alla pratica
    della scultura. Tutte le foto

    Scritto da Francesca Alix Nicoli

    Negli straordianari paesaggi di cava della regione apuo-versiliese si
    riflette l'eco dalle vaste pareti bianche, come immense cattedrali a
    cielo aperto, rivolte verso il mare. La discesa dei blocchi di marmo è
    lenta e faticosa, mentre il silenzio tutt'attorno è rotto solo dal
    vociare forte del capolizza. Grossi cavi sostengono i pesi, mentre i
    mollatori esperti allentano i piri e i lizzatori fanno arrivare nuovi
    tronchi di legno cosparso di grasso, su cui scivolerà "la candida mole
    che abbaglia".
    Anche a queste immagini antiche si è ispirato il vincitore della
    seconda edizione del "Premio Fondazione Henraux in Memoria di Erminio
    Cidonio", l'armeno Mikayel Ohanjanyan, che con la sua scultura,
    "Materialità dell'invisibile", ha saputo magistralmente sviluppare e
    trasporre in marmo la sua idea di "dare corpo all'ineffabile". Alla
    base l'idea filosofica di rovesciare la natura estroversa, assertoria,
    se non retorica, della scultura, in introversione, cavità, zona di
    vuoto generata da cavi stretti ad altissima tensione. Il lavoro
    ricorda visivamente le canape che stringevano i blocchi riquadrati,
    avviluppando le pareti liscissime del bianco statuario, quando il
    trasporto a valle si faceva sulle vie di lizza.
    L'opera rappresenta un punto di arrivo nel progetto avviato
    dall'artista con la serie di "prospettive introverse", dedicata al
    rapporto fra interno ed esterno: la scultura diventa centro di forze,
    incrocio di tiranti, generazione di carica. E non è più, essa stessa,
    forma.

    Mikayel Ohanjanyan, Materialità dell'invisibile, 2014

    All'annuncio del vincitore, durante la cerimonia di sabato26 luglio a
    Querceta, sono state svelate le opere a un pubblico selezionatissimo,
    mentre il capannone - restaurato per l'occasione - si accendeva di
    mondanità. Philippe D'Averio in abito rosa, uscito di fresco dalla
    sartoria Gazzillo di Carrara, ci ha tenuto a rifilare una stilettata
    all'indirizzo del nuovo piano paesaggistico, in fase attuativa ai
    vertici della Regione Toscana, poiché - ha sottoineato - dalle cave si
    genera lavoro, e quindi artigianato e industria, arte, cultura e
    civiltà. Un concetto ribadito da questo premio, sulla falsariga delle
    Biennali di Carrara che nascono nel 1957. Manifestazioni lodevoli, che
    riflettono la volontà di alcuni imprenditori del ramo dell'escavazione
    di incentivare la trasformazione in loco, svolgendo lavorazioni ad
    altissimo pregio artistico e puntando su teconologie sofisticatissime,
    sulle insostituibili maestranze del marmo e sulla difesa delle
    eccellenze del made in Italy.
    Unica donna arrivata fra i finalisti, la bolognese Francesca Pasquali,
    incassa il secondo posto in classifica e non nasconde di avere trovato
    qualche difficoltà nel trasporre in marmo la sua Frappa, quel
    raffinato avvolgimento di nastro, tessuto e filamento che ha trovato
    finora naturali alleati nei materiali industriali, ma anche nelle
    volgari e coloratissime cannucce. Il risultato è tutto nelle forme
    sinuose, ripetitive, mordide del suo nuovo progetto, dall'aspetto
    organico e vibrante.
    Terzi classificati ex aequo sono gli "indigeni" Massimiliano Pelletti
    e Filippo Ciavoli, che portano l'attenzione rispettivamente sulla
    testa umana e sul corallo. Insieme alle tre finaliste della scorsa
    edizione, le quattro opere del secondo Premio Henraux resteranno
    esposte nel parco della Versiliana per tutto il mese di agosto.

    - Francesca Alix Nicoli

    http://www.artribune.com/2014/07/lartista-armeno-mikayel-ohanjanyan-vince-la-seconda-edizione-delpremio-henraux-dedicato-al-marmo-della-versilia-e-alla-pratica-della-scultura-tutte-le-foto/

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