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Giornata della memoria del genocidio armeno: guardate cosa avete dim

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    Newnotizie. Italia
    25 aprile 2012


    Giornata della memoria del genocidio armeno: guardate cosa avete dimenticato

    [Day of Remembrance of the Armenian Genocide: See what you have forgotten]


    Genocidio armeno: ricorre oggi, 24 aprile, la giornata della memoria
    del genocidio armeno e, puntualmente, i mass media sono i primi a non
    curarsene e una risposta per questa dimenticanza reiterata nei decenni
    non arriva mai. Molto strano se si considera che, solitamente, le
    tragedie collettive sono sempre un'ottima occasione per il proliferare
    di servizi mesti al tg con musichette di dubbio gusto di sottofondo. A
    questi morti, invece, il mondo non riconosce nemmeno la verità
    conclamata e documentata. Il genocidio armeno, per mano del popolo
    turco, è avvenuto in due tempi differenti, la prima ondata di massacri
    a fine Ottocento, mentre la seconda "tranche" a ridosso del primo
    Conflitto Mondiale.

    La marcia della morte: In un solo mese, più di mille intellettuali
    armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al
    Parlamento furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati
    lungo la strada. Arresti, torture, stupri e deportazioni furono
    compiute in massima parte dai «Giovani Turchi». Nelle marce della
    morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia
    morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce della morte
    furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell'esercito
    tedesco in collegamento con l'esercito turco, secondo le alleanze
    ancora valide tra Germania e Impero Ottomano. Altre centinaia di
    migliaia di Armeni furono massacrati dalla milizia curda e
    dall'esercito turco. Oggi molti Stati persistono nel negare
    l'accaduto, basti pensare alla recente reazione piccata della Turchia
    verso una proposta di legge francese mirata a condannare il
    negazionismo del genocidio armeno. Siamo tutti responsabili di questo
    silenzio assassino.

    Foto agghiaccianti: per chiunque non conoscesse la vergognosa violenza
    e l'umiliazione corporale inflitte agli armeni; per chiunque ritenga
    questa una favola inventata dai contorni sadici e nebulosi ma,
    soprattutto, per chiunque creda nel valore della Storia come testimone
    impietosa e super partes, consigliamoquesto sito che offre una
    documentazione fotografica del massacro armeno per nulla edulcorata.
    Se questa esposizione truce può essere di aiuto ai vari San Tommaso
    siamo certi che i morti ritratti possano servire a migliorare
    qualcosa...magari l'anno prossimo. Sarebbe già un inizio.

    Dai un cavallo a chi dice la verità: ne avrà bisogno per fuggire. Ma
    danne uno anche a chi mente: ne avrà bisogno per le sue parate.
    Proverbio armeno

    Valeria Panzeri

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