Announcement

Collapse
No announcement yet.

97° anniversario dell'iniio del Genocidio degli Armeni

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • 97° anniversario dell'iniio del Genocidio degli Armeni

    Caserta24Ore, Italia
    27 aprile 2012

    97° anniversario dell'iniio del Genocidio degli Armeni

    [97th anniversary of the Armenian Genocide]

    Pubblicato il 26 aprile 2012 da paolom

    NAPOLI Da 27 anni l'Associazione Internazionale Regina Elena, in
    Italia ed in altri Paesi, è molto impegnata a favore del
    riconoscimento del primo genocidio del XX secolo, quello che colpì il
    popolo armeno dal 1915. Dietro sua richiesta, numerosi comuni e
    province hanno riconosciuto formalmente quella tragedia ancora negata
    dalla Turchia. L'ultimo è stato pochi giorni fa: il Comune di Scafati
    (SA) ha votato all'unanimità la proposta sottoposta dalla delegazione
    campana dell'Associazione Internazionale Regina Elena Onlus, a firma
    del delegato Cav. Uff. Rodolfo Armenio. Il Sodalizio benefico
    internazionale ed il Gruppo Armeni di Napoli, con il patrocinio
    dell'Ambasciata d'Armenia in Italia, della Comunità armena di Roma,
    della Regione Campania e della Provincia di Napoli hanno organizzato
    ieri un Atto di commemorazione nella giornata dedicata al ricordo del
    Genocidio Armeno con una S. Messa in suffragio di tutte le vittime
    nella Reale e Pontificia Basilica di S. Francesco di Paola, celebrata
    dal Rev. P. Damiano La Rosa.

    Dopo il Sacro Rito il Console della Repubblica D'Armenia D.ssa Anahit
    Sirunian ha letto un messaggio dell'Ambasciatore d'Armenia in Italia
    che rappresentava. A nome dell'Associazione Internazionale Regina
    Elena Onlus, il Cav. Uff. Rodolfo Armenio ha commemorato così la
    giornata:Reverendo Padre,Autorità,Signore e Signori, come ogni anno
    l'Associazione Internazionale Regina Elena organizza in Italia ed
    all'estero una commemorazione in ricordo dell'inizio del Genocidio
    degli Armeni, il 24 aprile 1915. Una delle pagine più oscure, ed al
    tempo stesso meno divulgate, della storia del XX secolo è quella del
    genocidio perpetrato ai danni di un popolo le cui radici affondano
    già nel primo millennio a.C. In pochi mesi vennero eliminati nelle
    maniere più atroci circa 1.500.000 di armeni, i due terzi della
    popolazione armena residente nell'Impero Ottomano. Regioni abitate per
    millenni da armeni non vedranno più, in futuro, nemmeno uno di essi.
    Attualmente il genocidio armeno è stato riconosciuto come realtà
    storica di cui la Turchia dovrà farsi carico in diverse sedi. L'ONU lo
    ha fatto il 29 agosto del 1985, il Parlamento Europeo il 18 giugno
    1997 come tante nazioni, e come la Duma della Russia e 9 Stati degli
    USA.

    In Italia le principali comunità armene risiedono a Milano, Roma,
    Torino e Venezia, dove ha sede il monastero della Congregazione
    Melchitarista sull'isola di San Lazzaro, beneficato dalla Regina
    Margherita e da Re Umberto II.

    A Napoli, come nelle altre regioni italiane, chiediamo alle autorità
    il riconoscimento del preimo genocidio del XX secolo e siamo felici
    che, su richiesta dell'Associazione Internazionale Regina Elena Onlus,
    lo scorso 17 aprile il Consiglio comunale di Scafati, all'unanimità,
    abbia votato una mozione di riconoscimento del genocidio. Speriamo che
    questa decisione, doverosa ed importante, sia seguita nei fatti da
    numerosi comuni e province della Campania.Non è un atto di pietà, ma
    soltanto di giustizia. Sono stati letti i messaggi seguenti del
    Principe di Napoli, S.A.R. Vittorio Emanuele, del cardinale
    Arcivescovo di Napoli e della MOMC On. Gianfranco Paglia E' seguita la
    deposizione di una corona d'alloro al Monumento di Piazza dei Martiri.
    Durante il corteo il responsabile della Comunità Armena Gevorg
    Tovmasyan e Franco Mario dell'A.I.R.E, hanno distribuito materiale
    informativo sul primo genocidio del '900. Sono passati 97 anni da quel
    lontano 24 aprile 1915 quando ebbe inizio laprima grande operazione di
    annientamento di un popolo e che la sottocommissionedei diritti
    dell'uomo dell'ONU aveva definito nel 1973 «il primo genocidio del XX
    secolo». Gli anni passano, ma le ferite e rimangono ancora aperte,
    anche, in coloro i quali vivono la diaspora; quella diaspora armena
    che ha coperto tutti i continenti. Il loro doloroso passato ha unito
    Armeni dai più lontani luoghi del globo. Il cuore di ogni armeno ha
    ovviamente un legame speciale con l'Armenia, la terra dei padri e dei
    nonni che molti non hanno conosciuto. Terra di dolore, ma anche di
    cultura e tradizioni. Tradizioni che hanno permesso agli Armeni di
    sopravvivere, di mantenere ciò che erano stati nonostante il dolore
    delle innumerevoli perdite.Il Genocidio armeno ha significato la
    perdita di un patrimonio umano e sociale impossibile da
    quantificare.Non dimenticare fa si che non si sia più attore nella
    zona grigia, di quella zona che abitata da chi pianificò e realizzò il
    genocidio e che aveva la sola preoccupazione di coprire la verità: si
    può dire che la negazione del genocidio andò di pari passo con la sua
    esecuzione. Con il chiaro fine di negare la premeditazione del
    massacro, si cercò di giustificare gli ordini di deportazione
    sfruttando l'opportunità della prima guerra mondiale. Il negazionismo
    dell'epoca ha inquinato anche i nostri tempi, per fortuna l'opinione
    pubblica, i governi, i diplomatici stanno prendendo coscienza che è
    sempre meno possibile negare.

    http://www.caserta24ore.it/26042012/97%C2%B0-anniversario-delliniio-del-genocidio-degli-armeni/



    From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
Working...
X